Piccolo Museo 1915-1918

“Roberto Favero”

Presso l'albergo San Giovanni trova posto il piccolo museo riguardante la Prima Guerra Mondiale; fu infatti nel territorio circostante che si svolsero gli ultimi e decisivi scontri della battaglia di arresto condotta dalle truppe italiane nell'estate del 1918, a cui seguì l'armistizio che pose fine alla guerra.Il Piccolo Museo 1915 – 1918 è dedicato a Roberto Favero, da sempre appassionato recuperante di testimonianze belliche, scomparso prematuramente. Oggi il fratello Luciano, ne ha raccolto l'eredità mettendo insieme una delle collezioni storiche della Grande Guerra più complete che ci siano.
In esso sono raccolti e catalogati cimeli di ogni genere recuperati sui campi di battaglia del Monte Grappa e sui Colli Alti. Ancora oggi, il disgelo primaverile porta frequentemente in superficie schegge e proiettili.
Numerosi sono gli oggetti appartenuti agli Arditi del IX° Reparto D'Assalto, che al comando del Magg. G. Messe con la 2^ Compagnia guidata dal Cap. A. Zancanaro conquistò il Col Moschin, bloccando l'avanzata Austroungarica. L'area riservata al museo espone una vasta gamma di interessanti oggetti personali come gavette, borracce, bottiglie, calamai, penne e accendini realizzati con bossoli di fucile, matite, anelli e bracciali ottenuti lavorando materiali di artiglieria o bossoli di ottone; e ancora pipe, porta sigarette, medagliette, pettini e specchietti, spazzolini e pennelli da barba. Inoltre nelle vetrine si possono osservare oggetti di buffetteria quali: elmetti, berretti, cinture, armi, divise, medaglie, attrezzature usate in trincea, in battaglia o negli ospedali da campo. All'interno del piccolo museo trova posto anche una mitragliatrice, bombe, fucili e baionette.
I cimeli raccolti con entusiasmo - da Roberto prima e Luciano ora - si riferiscono alle truppe di tutte le nazionalità presenti durante la Grande Guerra sui Colli Alti.

Durante l'anno vengono organizzati raduni dei recuperanti con mostra-scambio di cimeli della Grande Guerra e in occasione della Battaglia del Solstizio a fine giugno le cerimonie al Col Moschin.


Trincea Didattica

A pochi passi dal Piccolo Museo si può visitare un tratto di trincea costruita durante la Grande Guerra. Si possono vedere ancora in buono stato le scalinate che servivano ai fanti per sporgersi per il tiro con il fucile ed il lancio di bombe a mano, i ricoveri in galleria, gli  appostamenti per le vedette,  delle piazzole per le postazioni di armi leggere e di cannoncini da trincea.

Nella primavera del 2006 durante dei lavori di manutenzione annuale che vengono svolti da volontari dell’Associazione Storico Culturale “Il Piave 1915-1918”  sono venuti alla luce, a causa di uno smottamento del terreno dovuto alle intense piogge primaverili, i resti di tre caduti , rimasti sepolti durante i combattimenti della battaglia del solstizio. Avvisate le autorità competenti e ricomposti con pietà i resti dei caduti sono successivamente  stati tumulati nel Sacrario di Cima Grappa con una toccante  cerimonia svoltasi  in occasione della 81^ Adunata Nazionale degli Alpini. Oggi sul punto della trincea dove sono state recuperate le spoglie dei caduti, due austro – ungarici ed un italiano rimasti lì per quasi novant’anni, su interessamento del Presidente dell’Associazione “Il Piave 1915-1918”  Alfredo Tormen è stata posta una croce ricordo opera dell’artista Michele Fuser.